Storia del kart - JLF RACINGTEAM

No Profit Association
|
Vai ai contenuti
LA STORIA DEL KART
Come Nasce e come si sviluppò...



ARTICOLI WIKI ▼
LA STORIA DEL KART
Approfondisci la tua curiosità su questa disciplina sportiva..
TECNICA E TELAIO
Come sono costruiti questi Kart? La loro evoluzione tecnologica ai nostri giorni....
MOTORE E TRASMISSIONE
Come sono realizzati i motori dei Kart? Che pneumatici utilizzano?
Il kart nacque ufficialmente oltre oceano nell'estate del 1956 grazie ad Art Ingels, un tecnico della Kurtis Kraft che, assemblando dei materiali residui con un motore West Bend preso da una vecchia falciatrice inutilizzata, costruì un veicolo a motore per il divertimento del figlio. L'idea ebbe un enorme successo e la diffusione del nuovo veicolo  ludico fu rapidissima. Agli esemplari auto-costruiti, con cui i  proprietari si sfidavano in un grande parcheggio di Pasadena, si affiancarono già dal 1957 i kart realizzati dalla Go Kart Manufacturing Company di Azusa, la cui denominazione aziendale fin da allora si confuse col nome del prodotto.
Nel 1959 si disputò a Nassau la prima competizione internazionale, impropriamente definita "campionato mondiale" in quanto non fu sancita dalla Federazione Internazionale dell'Automobile.  Al tempo le auto da corsa erano diventate sempre più costose, il numero  di partecipanti si andava assottigliando ed il costo dei biglietti  delle gare aumentava; il karting sanò in parte la situazione,  richiedendo spese contenute, pur dando sensazioni vicine a quelle delle  auto da corsa.
La storia kartistica italiana ebbe inizio nel 1957, quando Nicolò Donà Delle Rose acquistò un kart con motore Villiers 175 a Londra e lo portò a Milano, per divertirsi con gli amici sulla pista riservata agli automodelli del Circuito di Monza.
Considerato il successo che il kart otteneva negli USA e in Inghilterra,  Donà decise di avviarne la produzione in piccola serie, affidando la  realizzazione dei telai alla Fuchs di Milano, con motori statunitensi West Bend o McCulloch. Gli esemplari prodotti andarono a ruba tra i primi appassionati e utilizzati su piste minori, come il circuito dell'Idroscalo, poi denominato "Pista Rossa", o sulla Pista d'Oro di Guidonia alle porte di Roma. Tra le scuderie kartistiche nate in quei mesi, da segnalare la Birel, oggi affermata casa costruttrice del settore.

In quel periodo pionieristico, quando in Italia le gare  avvenivano principalmente su circuiti realizzati nella piazza principale  del paese delimitando il tracciato con balle di paglia, questi veicoli  erano soprannominati "cancelli" per via dell'estrema semplicità costruttiva dei telai che assomigliano a dei cancelli con le ruote. Visto il successo del kartismo che, dati i costi limitati,  consentiva l'accesso allo sport automobilistico a una vasta fascia di  appassionati, Donà decise di promuovere tale sport e,  contemporaneamente, di realizzare macchine completamente italiane,  fondando la Italkart, quale sezione di una sua azienda, la Dogi Lecco. Nel contempo anche la Parilla iniziò a interessarsi della produzione kartistica, avviando la progettazione di un motore specifico e affidandola a Cesare Bossaglia, considerato il massimo progettista italiano per motori a due tempi.

In questo periodo relativamente lungo se rapportato agli sport  motoristici i kart hanno subito un affinamento tecnologico: i materiali  si sono evoluti, le forme si sono affinate, le lavorazioni meccaniche  hanno innalzato il livello di precisione, carburanti e lubrificanti  hanno aumentato il loro livello di protezione e prestazioni, gli  pneumatici hanno innalzato enormemente il loro livello di tenuta. Una  cosa però il kart non ha subito: lo stravolgimento dell'idea iniziale  che ispirò le prime realizzazioni; la filosofia dell'essenziale è  rimasta essenzialmente invariata: un telaio nudo in tubi, un motore  dalla semplicità assoluta, 4 ruote, le posteriori prive di  differenziale, totale assenza di qualunque sistema di sospensioni.
Jlf Racing Team © 2022 tuti i diritti riservati. Associazione noprofit P.I. 04646170409 - Sede fiscale Via Primo Maggio 16/a Solara di Bomporto (MO)
MENÙ
Cambia Preferenze
Torna ai contenuti